Chi Sono

Vi racconto di Me e della mia passione

Mi chiamo Michele, ho 36 anni, vivo insieme alla mia famiglia in un piccolo paese sperduto nel centro Italia conosciuto da tutti come il paese natale di Michelangelo Buonarroti.

Lascio il paese in cui sono nato e cresciuto all'età di 28anni e sposo Elena con cui metto al mondo Giulia e Giorgia, ho un fratello Manuel con cui gestisco la nostra attività familiare, un padre ed una madre che mi supportano in tutto ciò che faccio, Livio e Cinzia.

Michele Gorini
Cinzia, Livio e Manuel

Cinzia Livio Manuel

Giorgia

Giorgia

Elena

Elena

Giulia

Giulia

Panorama da Caprese michelangelo

Caprese Michelangelo con visuale dall'Alpe Faggeta

Ponte alla Piera in Toscana provincia di Arezzo

Ponte Alla Piera - Il paese dove sono nato

L'idea del Progetto e l'incontro con Giada Mirizio

Questo mio nuovo progetto senza l'aiuto di Giada Mirizio sarebbe stato veramente impensabile, mi ha sempre sostenuto anche a livello morale, le sue capacità hanno fatto la differenza.

Ad oggi tutto quello che una volta era chiuso dentro una scatola lo abbiamo fatto viaggiare a migliaia di chilometri di distanza e portato a termine nel migliore dei modi.

Io e Giada non ci conoscevamo, io sono della provincia di Arezzo e lei della provincia di Lecce, sono circa 800km di distanza, ci siamo conosciuti nei social, incuriosito dalle opere che pubblicava la contattai, dopo averle proposto di provare ad applicare la sua tecnica nelle mie opere moderne ne rimase subito incuriosita, nessuno mai fino a quel momento aveva decorato con foglia d'oro le stampe tridimensionali, non sapevamo fosse veramente possibile eseguirlo ma lei accettò la sfida e iniziò subito a fare le prime prove ottenendo, dopo innumerevoli tentativi, ottimi risultati.

Mappa distanza tra me e Giada

Arezzo nel puntino Blu e Lecce in quello grigio sono circa 800km di distanza

Chi è Giada Mirizio

Da sempre con la passione per l'arte, realizza la sua prima tela a 7 anni.

Nel 2009 si diploma all'istituto statale d'arte E. Giannelli di Parabita in rilievo e catalogazione.

Nel 2008 partecipa ad uno stage di restauro lapideo e ligneo presso un'azienda di Parabita e restauro di materiali lapidei presso un'azienda a Roma.
Nello stesso anno partecipa alla sua prima collettiva.

La tematica delle sue produzioni sono le maschere con le quali rappresenta il suo modo di vedere la vita, ossia caratterizzata da uomini che prediligono l'avere all'essere e si nascondono dietro futili sorrisi.

Giada Mirizio con le su Opere e Realizzazioni Artistiche

Nel corso degli anni la sua produzione artistica ha subito diverse mutazioni, fino a mutare in un'innovativa tecnica, caratterizzata da un collage di carta di giornale su tela o tavola, successivamente dipinto a velatura ad olio per farne trasparire la stampa (tale contenuto argomenta la chiave espressiva e letteraria dell'opera che negli ultimi anni si caratterizza soprattutto affrontando temi sociali quali la violenza e l'emarginazione).

Con tale tecnica l'artista unisce nelle sue opere la rappresentazione della realtà tramite l'utilizzo del giornale contrapposto alla finzione.

La maschera diviene dunque espressione allegorica e metafora di un'umanità superficiale e contemporanea, lasciando però impressa all'occhio dello spettatore un'immagine senza tempo.

Mostra opere di Giada Mirizio
Mostra opere di Giada Mirizio
Premi

2009 Primo premio art happening
2009 Primo premio Madonnari
2010 Premio speciale della giuria art happening
2012 Terzo premio art happening

Pubblicazioni

2017 Pubblicazione sul libro "Arte Contemporanea" di Silvia Landi
2018 Pubblicazione sul libro "ARTISTI 2018" di Silvia Landi

Collaborazioni

Dal 2016 collabora come designer con l'azienda VIDA con sede a San Francisco, attiva nel settore dell'abbigliamento.

Partecipazione

Dal 2015 presente in diverse gallerie del panorama Nazionale
Dal 2015 esordisce come artista emergente sul sito della galleria d'arte ARTE INVESTIMENTI
2021 giudice per EUROPEAN ART AWARDS

Interviste

2015 intervista per ARTE INVESTIMENTI
2018 intervista per il progetto The Heroine's Journey
2021 intervista per EUROPEAN ART AWARDS